Byron – Londra

Ho acquistato il libro Byron: The Cookbook e ho trovato degli spunti e delle idee interessanti, per questo, forse, le aspettative nei confronti di questa hamburgeria erano alte.

Il motto di Byron è “Proper burger for all” ma, purtroppo, non ho trovato ciò che cercavo, quello che ho mangiato non era l’hamburger giusto per me.

Mi sono seduto al mio tavolino e dal menù ho ordinato un Byron (dry cured bacon, mature Cheddar, shredded iceberg, tomato, red onion, Byron sauce) e degli onion rings.

Partiamo proprio da questi: serviti in una ciotola e avvolti in una pastella croccante. Fritti bene, ho avvertito un retrogusto di curry, probabilmente presente nella pastella. Buoni ma ho preferito quelli di Gourmet Burger Kitchen.

L’hamburger mi viene servito in un piatto (scheggiato) con un cetriolino a lato.

Il bun è molto soffice e tostato internamente. Tuttavia, non è all’altezza del contenuto: prima della fine dell’hamburger si è disfatto e gli ultimi bocconi li ho fatti raccogliendo i vari pezzi dal piatto.

La carne del patty è nella media, con una buona crosticina esterna. Anche qui, però, il morso ha rivelato il problema: la carne è asciutta e internamente la cottura non è uniforme, con parti di carne più rosate e altre più cotte. Mi viene da pensare: patty surgelati? Ma mi sono scordato di chiederlo.

Verdure fresche, bacon buono, salsa Byron non incisiva nel gusto complessivo.

In conclusione, l’hamburger di Byron non mi ha entusiasmato anzi ne sono rimasto un po’ deluso. Sicuramente Londra è una città in cui si può trovare qualcosa in più.